El Puntal, un'area protetta trasformata in un "cesso" dalle feste a base di alcolici

Madrid/Santander, 29 luglio (EFE).- Il raduno di massa di giovani che bevevano a El Puntal de Somo, un'area naturale protetta in Cantabria che fa parte della rete Natura 2000, lo scorso fine settimana ha trasformato il posto "in un cesso", secondo Ecologisti in Azione, mentre PSOE, IU e Cantabristas parlano di "mancanza di controllo" nella zona.
Centinaia di persone, musica ad alto volume e lunghe file di barche per raggiungere il sito: sono alcune delle immagini viste lo scorso fine settimana a El Puntal de Somo, un'area naturale protetta nel comune di Ribamontán al Mar (Cantabria).
Area protettaPuntal de Somo fa parte della Zona di Conservazione Speciale (ZEC) delle Dune di Puntal e dell'Estuario di Miera, che comprende anche la foce del fiume Miera nell'estuario di Cubas e le isole di Mouro e Santa Marina.

L'area, parte della rete Natura 200, comprende 49 formazioni vegetali, 20 delle quali sono specie prioritarie di interesse comunitario, e ospita nove taxa faunistici di particolare interesse.
Queste manifestazioni non sono una novità: si sono già svolte l'anno scorso e hanno suscitato lamentele da parte dei partiti politici dell'opposizione e di Ecologisti in Azione.
"Un fatto deplorevole"Nello specifico, questa organizzazione ambientalista ha dichiarato in una nota pubblicata martedì che è "inaccettabile" che El Puntal "sia diventato una discarica, con bottiglie, plastica, avanzi di cibo e mozziconi di sigaretta sparsi sulla sabbia".
"Questo fine settimana abbiamo assistito a un evento deplorevole che mette ancora una volta a rischio la salute dei nostri ecosistemi costieri: un enorme raduno di giovani a El Puntal per consumare alcolici e – divertirsi? – lasciare dietro di sé tonnellate di rifiuti", hanno affermato.
L'organizzazione ha avvertito che la spiaggia "non è uno spazio ricreativo senza regole", ma piuttosto "un bene pubblico di alto valore ambientale la cui salvaguardia è un dovere collettivo", quindi "non è sufficiente inviare una squadra di pulizia il giorno dopo".
Questo gruppo ha proposto "misure chiare e applicabili", come l'aumento della presenza di agenti ambientali e forze di sicurezza, chiedendo al contempo "sanzioni esemplari" e responsabilità "condivisa".
Reclami dell'opposizioneSu questa linea, i partiti PSOE, IU e Cantabristas hanno lamentato la "mancanza di controllo" e hanno denunciato l'area protetta come diventata "la Magaluf del nord".
Il PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) della Cantabria ha chiesto misure urgenti per proteggere la costa cantabrica "dalle valanghe di persone come quelle che si sono verificate a El Puntal", secondo i socialisti, "con oltre 4.000 persone che bevevano per strada".
Da parte sua, i Cantabristas (Associazione Turistica della Cantabria) hanno affermato in un comunicato di aver lanciato l'allarme da anni, affermando che il modello turistico promosso dai principali partiti politici della Cantabria "non fa altro che favorire un turismo di massa, che ha già devastato completamente zone come le Isole Baleari e la parte orientale della Penisola Iberica".
Questo partito politico ritiene che questi partiti "abbiano trasformato un'area protetta nella Magaluf del nord".
Come ha sottolineato il gruppo, le immagini "parlano da sole". "Centinaia di turisti vengono nei nostri ambienti naturali per usarli come club privati e trasformarli in vere e proprie discariche di rifiuti, buste e plastica", hanno lamentato.
Insieme a loro, la Sinistra Unita di Cantabria ha chiesto la creazione urgente di un tavolo istituzionale che riunisca tutte le amministrazioni competenti nella zona circostante El Puntal "per porre fine alla mancanza di controllo che subisce quest'area naturale e turistica durante l'estate ed estendere il coordinamento ad altre aree e situazioni".
Nel frattempo, sabato scorso il consiglio comunale parlava di "ecatombe", quando il sindaco Francisco Asón (Partito Regionalista della Cantabria) ha espresso all'EFE la sua preoccupazione per quanto stava accadendo.
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